La biorivitalizzazione, chiamata anche bio-lifting o biostimolazione, è un trattamento mininvasivo. Ha lo scopo di restituire compattezza ed elasticità alla pelle del viso.
In questo articolo, la Dott.ssa Eliana Lanza, ci parlerà della biorivitalizzazione e di tutto ciò che occorre sapere prima di sottoporsi a questo trattamento.
Cos’è la biorivitalizzazione
La biorivitalizzazione è una procedura di medicina estetica. Prevede piccole iniezioni di acido ialuronico, vitamine, minerali, aminoacidi e antiossidanti.
Questo trattamento aiuta la pelle a risultare più idratata, migliorando la vascolarizzazione e stimolando la produzione di collagene ed elastina.
Nonostante venga utilizzata principalmente per il viso, può essere eseguita anche su collo, mani e décolleté.
La procedura di biorivitalizzazione
Come detto, la biorivitalizzazione è un trattamento estetico che permette di ottenere:
- risultati graduali e naturali,
- contenere l’insorgere delle prime rughe,
- rendere più tonica ed elastica una pelle matura, senza alterare i tratti fisiognomici.
Dal punto di vista pratico, questo tipo di trattamento viene eseguito in regime ambulatoriale con micro-iniezioni a livello dermico, effettuate attraverso l’utilizzo di aghi sottili.
Una seduta di biorivitalizzazione dura, in media, dai 10 ai 20 minuti. Dopo la procedura potrebbero presentarsi rossori e piccoli edemi destinati a riassorbirsi in poco tempo.
Per ottenere effetti soddisfacenti, bisogna ripetere le sedute del trattamento a distanza di almeno 20 giorni. Il ciclo completo è di almeno tre sedute.
Prima di sottoporsi al trattamento, sarà opportuno consultarsi con il proprio medico per richiedere consigli e pareri.
È importante ricordare che si tratta di un trattamento temporaneo che garantisce uno stimolo alla naturale produzione di acido ialuronico della pelle. Per questo motivo sarà necessario ripeterlo più volte nel tempo. Questo aiuterà a garantire un nutrimento costante alle cellule dell’epidermide.