Il controllo periodico dei nei permette di identificare neoformazioni o macchie sul corpo del paziente, in modo da notare quelli potenzialmente problematiche
Grazie alla mappatura dei nei, il dermatologo può monitorare eventuali alterazioni delle macchie e dei nevi sul corpo del paziente. Grazie a questo processo, si è in grado di identificare eventuali tumori della pelle in stadio precoce.
Oggi, con la Dott.ssa Eliana Lanza, vedremo cosa sono i nei e perché è importante effettuarne una mappatura.
Cos’è la mappatura dei nei
I nei o nevisono lesioni pigmentate della pelle o delle mucose, derivanti da un anomalo sviluppo di melanociti o cellule neviche.
Con il termine “mappatura”, si fa riferimento ad un programma di controllo della pelle, effettuato periodicamente, al fine di rilevare le lesioni presenti sulla superficie cutanea e di verificarne i cambiamenti di forma e colore.
Le tecnologie utilizzate sono indolori e non invasive e prevedono:
- L’esame dermatoscopico che permette di esaminare la superficie cutanea in maniera dettagliata. In questo modo, il dermatologo potrà visionare le strutture poste subito al di sotto dell’epidermide superficiale e valutare le caratteristiche di ogni lesione cutanea.
- La videodermatoscopia prevede l’utilizzo di una telecamera a fibre ottiche, collegata a un computer che trasmette immagini di altissima qualità che permetteranno al dermatologo di esaminare con estrema cura il reticolo pigmentario, la distribuzione della melanina e la vascolarizzazione della macchia, individuando le lesioni sospette, che andranno sottoposte, poi, ad esame istologico.
Le informazioni relative ai nei vengono quindi catalogate e immagazzinate con opportuni sistemi computerizzati, per permettere il controllo ed il confronto delle neoformazioni sospette nel tempo.
Come si esegue la visita dermatologica
La mappatura dei nei viene eseguita nel corso di una visita dermatologica.
In un primo momento, verrà effettuata una valutazione globale ad occhio nudo, attenzionando i nei che sembrano irregolari.
La seconda parte della visita prevede l’utilizzo del dermatoscopio o del videodermatoscopio, che consentiranno al dermatologo di avere una visione diretta della superficie cutanea e di scattare delle fotografie in macro dei nei contrassegnati che verranno poi analizzare successivamente con un supporto digitale.
Al termine della visita, verranno create delle cartelle per ogni paziente, in cui saranno archiviate le immagini della pelle visionate. Queste foto saranno poi confrontate con i nei a distanza di tempo.
Ogni quanto effettuare una visita
Sarà lo specialista, dopo una prima valutazione, a stabilire la frequenza con cui sottoporsi alla mappatura.
Generalmente, se non sussistono situazioni particolari, è sufficiente che il soggetto si sottoponga a una visita dermatologica ogni 2-3 anni. In presenza di nei a rischio è più consigliabile un controllo annuale.
Come sempre, la prevenzione è fondamentale per identificare potenziali nei problematici o formazioni tumorali, in modo da avere una diagnosi il prima possibile